Diciamolo chiaramente: la vita a volte può essere davvero soffocante. Spesso ci tiene talmente occupati che organizzarsi nel migliore dei modi diviene quasi impossibile.
Risulta essere importante imparare a dare priorità ai compiti da svolgere, ma purtroppo molti di noi non sono molto bravi a decidere cosa fare nella vita. Sono il primo ad ammettere che la capacità di organizzarsi è stata un punto debole della mia esistenza per lungo tempo.
In seguito, ho scoperto il modo per prendere decisioni meno stressanti mantenendomi coerente con ciò che voglio realizzare nella mia vita.
Risulta essere possibile aumentare la produttività e la felicità globale in modo sostanziale imparando a domandarci come utilizzare al meglio il nostro tempo. Fare domande non solo ci aiuta a capire cosa vogliamo, ma consente anche di organizzarsi le giornate impostando un piano a lungo termine.
Ma sono occupato!
Molti di coloro che affermano di essere “occupati” in realtà non stanno facendo cose importanti. Mentre ci sono, ovviamente, alcune faccende quotidiane di cui dobbiamo prenderci cura, è importante valorizzare il nostro tempo con nuove abitudini.
Quello che state facendo avrà un effetto a breve termine? Oppure un impatto duraturo? Se vi concentrate sulle azioni rivolte al futuro avrete possibilità di scegliere quelle che pagheranno maggiormente lungo la strada.
Non perdete il vostro tempo con attività che saranno solo un piacere oggi o al massimo domani.
Mentre scrivevo, più volte ho avuto la tentazione di controllare Twitter e Facebook, ma sapevo che scrivere questo articolo poteva rivelarsi più vantaggioso nel lungo periodo. Non accontentatevi degli attimi, ricordatevi che le vostre azioni influenzano tutta la vostra esistenza negli anni a venire.
Non perdete tempo in cose che possono fare altri. Facciamo un esempio completo. Dovete andare a ritirare documenti e questo vi porta via mezza giornata. Fatelo fare a qualcuno che ha tempo libero a disposizione. Basta scaricare questo modello delega dal sito Modellodelega.com e compilarlo come spiegato.
In ogni sforzo e nella voglia di organizzarsi, assicuratevi di non goderne solo nel presente, ma mantenete lo sguardo verso il futuro.
La coerenza delle nostre scelte
Quando si cammina lungo un percorso nuovo ed eccitante spesso è utile eseguire un controllo dentro se stessi.
Sinceramente credo che la maggioranza delle persone abbiano buone intenzioni di organizzarsi nel migliore dei modi anche se ogni tanto capita di perdersi. Questo chiaramente non vi rende una persona cattiva.
Ci sono momenti nella mia vita in cui sapevo che quello che stavo facendo era sbagliato ma poi ho continuato a farlo lo stesso. Di solito non passava molto tempo prima di accorgermi che la persona che volevo essere, in quel momento si era smarrita.
Se ciò che state facendo non è in sintonia con i vostri valori e convinzioni, riallineatevi in modo da proseguire sulla strada della coerenza. Questo non sempre è facile, naturalmente, ma alla fine capirete dove vorrete andare.
Quali sono le vostre priorità? Le vostre azioni sono coerenti con ciò che volete? Oppure fingete di vivere una vita che vi soddisfi? Organizzarsi preclude questo, domanda e risposta.
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Conosco persone capaci di perdere tempo su Internet senza combinare nulla durante la giornata.
Capita mai anche a te di andare a dormire e chiederti cosa diavolo hai fatto tutto il giorno? Questo fenomeno non ha nulla a che vedere con le amnesie o il morbo di Alzheimer, ma semplicemente con la gestione del tempo.
Ogni giorno è facile perdere tempo su Internet: Facebook, Twitter, MSN, chat, ecc.
Ma come possiamo evitare di trascorrere ore, giorni e settimane della nostra preziosa vita (tempo che non ci verrà mai più restituito) sulle cose che non hanno assolutamente valore e che non ci garantiscono alcun beneficio?
Iniziamo analizzando i punti in comune:
Tutti noi abbiamo 24 ore per ogni singola giornata.
Abbiamo tutti bisogno di dormire. Diciamo che 6 ore sono un tempo indispensabile per un sano riposo.
Nelle restanti ore, abbiamo bisogno di mangiare, bere, lavarci, ecc. Successivamente, ci restano circa 14 ore produttive per ogni singolo giorno.
Tenendo conto che un lavoro full time ci porta via 8 ore e un part time circa 5, abbiamo davvero poco tempo da dedicare al divertimento (ci vuole anche quello).
Ci adattiamo al tempo a nostra disposizione
La mancanza di produttività spesso deriva dal fatto di rimanere in ufficio per 8 ore. Molti dipendenti pertanto, svolgono il proprio compito sulla base del tempo che gli viene concesso (in questo caso obbligati) quando in realtà, con maggior concentrazione, potrebbero sprecarne di meno.
Questo, è un concetto che ho appreso dopo aver abbandonato il mio lavoro da impiegato per avviare un’attività da libero professionista.
Il modo più semplice per avere un sacco di tempo
So che può sembrare logico, ma applicare questo principio non è così facile come sembra. Le distrazioni sono presenti in qualsiasi tipo di lavoro e in qualsiasi ambiente. Ad esempio, nel mondo virtuale (online) perdere tempo su Internet si tramuta in Facebook, Myspace, Twitter, e-mail, Skype, MSN e altri siti web.
Basta poco, e i minuti si trasformano in ore. Ecco cosa ho fatto per evitare di perdere tempo su Internet:
Sto eliminando tutti i profili su Facebook, delle persone che usano il social network solo come passa tempo (lo so, sembra stano ma ci lavoro con Facebook).
Ho eliminato tutte le persone che sto seguendo su Twitter e che non mi danno nulla in termini di conoscenza e benefici.
Tengo costantemente spento MSN e lo accendo soltanto in due momenti della giornata (di solito durante le pause per i miei spuntini).
Stesso discorso di sopra per la posta elettronica.
Ho eliminato tutti i contatti Skype irrilevanti.
Pianifico la mia giornata lavorativa prima ancora di cominciare a lavorare.
Il Risultato
Ho tanto tempo per me stesso e per essere più produttivo.
Adesso, ho tempo per leggere libri, migliorare il mio inglese e fare ricerche su argomenti necessari per il mio blog e per la mia attività di internet marketing.
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La mia attività online è cresciuta e con essa sono aumentati i miei impegni. Giunto a questo punto, la gestione del tempo a lavoro diviene una priorità nella mia vita.
Tutti i blogger professionisti che leggo, hanno in comune una cosa: economizzare le loro attività. Cosa significa?
Innanzi tutto, non si mettono mai davanti allo schermo senza un piano dei compiti da svolgere durante la giornata. Questo significa evitare le distrazioni, in attesa che nella testa baleni un’idea.
Intendono anche gli strumenti con cui lavorano, cioè mail, social network, Internet.
Non vi eravate mai accorti di come le email ci succhino via il tempo? Quando lavoravo in azienda, ricordo come molti miei colleghi passassero intere mattinate a leggere e rispondere alle email che ricevevano. Tutto questo chiaramente sottraeva tempo alle attività principali, come ad esempio far firmare un contratto a un nuovo cliente.
Timothy Ferriss, autore di 4 Ore Alla Settimana, addotta un approccio al tempo, ancora più drastico di Babauta. Legge la sua posta elettronica soltanto una volta alla settimana, di lunedì. Nel corso degli anni, si è accorto non solo di risparmiare un mucchio di tempo, ma che i suoi fatturati erano aumentati vertiginosamente.
Come era possibile? Semplice, perché dedicava il suo tempo a creare nuovi business e a godersi la vita. I suoi clienti e collaboratori, in questo modo, gli scrivono solo se necessario. Al tempo stesso, è riuscito a responsabilizzare le persone che lavoravano per lui in quanto consapevoli di risolvere le problematiche da soli e di rivolgersi a lui soltanto in casi estremi.
Di blogger e formatori che adottano queste tecniche per gestire il tempo a lavoro, ce ne sono parecchi. Nel mio caso, sto cercando di fare la stessa cosa. Da circa una settimana leggo la mia posta elettronica soltanto in due fasce orarie: alle 12 e alle 16. Sto pensando di creare un messaggio automatico in modo da informare coloro che mi scrivono di questa mia scelta, facendolgi presente che non lo faccio per pigrizia ma per migliorare la qualità delle mie attività (ad esempio questo blog).
Inoltre, quando lavoro, tengo Facebook, Msn, Skype e Twitter chiusi.
Attualmente non sono in grado di dirvi quanto tempo abbia risparmiato e se i miei business siano cresciuti, questo perché ci troviamo ad agosto dove le attività sono meno frenetiche. Di una cosa comunque sono sicuro: ciò che riteniamo prioritario spesso si tramuta in superfluo.
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l costo del greggio continua a salire e non riesci più a gestire il consumo di carburante della vettura? Stai pensando di acquistare un’auto nuova a basso consumo per risparmiare sulla benzina ? Hai mai pensato che i consumi eccessivi della tua vecchia auto possono dipendere solo da alcune cattive abitudini consolidate negli anni? Scopri come contenere i consumi della tua vecchia macchina!
L’uso dell’auto è irrinunciabile per molti, per cui se non è possibile sfruttare le nuove soluzioni del car sharing (disponibile comunque quasi esclusivamente nelle grandi città) o del car pooling, e il sistema dei mezzi pubblici non è soddisfacente, non resta che utilizzare la propria auto in modo intelligente, eco-sostenibile, e senza dissanguare il proprio portafogli soprattutto a causa del caro-benzina.
I fattori che fanno consumare più carburante
Non basta infatti rifornire il proprio serbatoio dove costa meno, bisogna anche evitare di commettere alcune leggerezze che possono aumentare il consumo, e che sono legate a semplici questioni di fisica:
il peso: maggiore è il peso che deve essere trasportato, maggiore è il consumo di carburante, quindi non bisogna caricare l’auto oltre il necessario, ricordandosi di scaricarla ogni volta del ‘superfluo’, ed evitando, a meno di particolari necessità, il pieno di carburante (che a sua volta aumenta il peso dell’auto);
l’attrito: per questo fattore contribuiscono sia lo stato dei pneumatici che l’uso di portapacchi e l’apertura dei finestrini. Per quanto riguarda i pneumatici bisognerebbe mantenerli sempre con la giusta pressione, perché se sono sgonfi tendono a produrre più attrito; stesso discorso per il portapacchi che va usato solo quando serve e per i finestrini che non andrebbero aperti a grandi velocità;
la temperatura: anche da questo punto di vista ci sono due aspetti da valutare che sono logicamente legati al caldo ed al freddo. L’uso del climatizzatore aumenta il consumo di carburante e va quindi acceso quando serve scegliendo temperature accettabili e non troppo basse (maggiore è l’escursione termica da mantenere rispetto all’esterno e maggiore sarà l’energia quindi il consumo di carburante impiegato). Di contro il surriscaldamento del motore aumenta il consumo di carburante per cui bisogna mettere da parte le abitudini di guida che portano ad una situazione di questo tipo, spegnendo la macchia durante le lunghe soste.
Manutenzione e abitudini di guida
Un motore in buono stato, con olio non troppo usato e filtri nuovi, garantisce un funzionamento efficiente del motore che a sua volta riduce il consumo di carburante (un aspetto che vale ancora di più per i motori che funzionano con il diesel che essendo meno raffinato tende a sporcare e ingrassare di più e più velocemente).
Bisogna comunque imparare ad avere una guida morbida, evitando di portare il motore ai massimi giri, dalla partenza in poi, dato che maggiori sono i giri e maggiore è il consumo. Quindi le marce vanno cambiate non appena lo sforzo del motore lo richiede, e comunque bisogna avere una guida con andatura costante. Nel traffico cittadino è impossibile ma nel caso di viaggio in autostrada bisogna perciò scegliere un’andatura e mantenerla per tutto il tempo possibile.
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Le possibilità di risparmiare il costo dell’energia elettrica sia in casa che in ufficio, oppure in azienda, è possibile grazie a una serie di consigli utili da mettere in pratica, che solo in parte dipendono dal tipo di servizio scelto (tariffa monoraria o bioraria) e dal suo gestore ed ancora dal consumo energetico associato alle apparecchiature ed elettrodomestici impiegati (la cosiddetta classe energetica), in quanto un peso notevole è legato alle abitudini ed all’uso che se ne fa.
Il primo passo per risparmiare su una bolletta della fornitura elettrica è comunque quello della scelta del tipo di tariffa più adatta alle proprie abitudini. Non si può affermare che la tariffa bioraria sia migliore di quella monoraria o viceversa, ma ad esempio se si tratta di una fornitura elettrica domestica, e per questioni lavorative la casa si popola solo nel tardo pomeriggio, per poi svuotarsi al mattino presto, molto probabilmente sono le tariffe biorarie quelle che permettono di risparmiare di più.
Una volta comprese le proprie abitudini, utili risultano essere i comparatori online, che permettono di riassumere le offerte più adatte ai requisiti necessari per la propria utenza, mettendo in evidenza quelli più economici.
Consigli per risparmiare sulla bolletta di casa
Alcune soluzioni sono facili ed intuibili, come la sostituzione delle normali lampadine con quelle a Led, l’eliminazione dell’uso di piccoli elettrodomestici non essenziali (come il bollitore elettrico dell’acqua, il cuoci uova elettrico, ecc), e la sostituzione degli elettrodomestici con quelli ad alta efficienza energetica, facilmente individuabili grazie alla classe energetica associata (da A+ a salire).
La parte più complicata è quella legata alle proprie abitudini, che in molto casi vanno cambiate, ad esempio spegnendo sempre la luce negli ambienti non vissuti in quel momento, aprire il frigorifero solo quando serve, usare lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico (il mezzo carico porta ad un risparmio stimato solo del 20% rispetto al carico pieno), spegnere tutti i sistemi che sono in stand by prima di uscire o di andare a dormire.
Consigli per risparmiare in azienda ed in ufficio sulla bolletta elettrica
Indipendentemente dal tipo di attività svolto in azienda, esclusi i macchinari usati per la produzione, bisogna limitare gli sprechi legati alle illuminazioni di ambienti accessori (la sala per la pausa, i bagni, ecc) per i quali possono essere utili i sensori di presenza che permettono alle luci di accendersi o spegnersi in base all’effettiva presenza dei dipendenti.
Nella scelta dell’illuminazione preferire pochi punti luce a zone con tante luci di minor wattaggio. Negli uffici valgono le stesse regole, ma in più è utile sfruttare il risparmio energetico dei monitor dei pc.
Massima attenzione alle promozioni sulle tariffe elettriche
Il libero mercato, ‘accendendo’ la concorrenza, ha aperto tantissime possibilità per avviarsi sulla strada del risparmio vero.
Tuttavia bisogna fare attenzione alle proposte in promozione, perché spesso ci sono limitazioni che possono sfuggire al momento dell’adesione, come il caso di un kilowattaggio massimo per accedere offerte o ai mezzi di pagamento che permettono di usufruirne le tariffe eventualmente agevolate.
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