Lavoro

Scheda manutenzione macchinari​ – Esempio e Modello Compilabile

La corretta manutenzione dei macchinari è fondamentale per garantire efficienza, sicurezza e durata nel tempo degli impianti industriali. Una scheda di manutenzione ben strutturata rappresenta uno strumento indispensabile per pianificare, monitorare e documentare tutte le operazioni svolte su ciascun macchinario. In questa guida troverai consigli pratici e linee guida dettagliate per redigere schede di manutenzione chiare, complete e facilmente consultabili. Attraverso l’adozione di una metodologia precisa e l’utilizzo di modelli adeguati, sarà possibile ottimizzare la gestione degli interventi, ridurre i tempi di fermo e prevenire guasti imprevisti, contribuendo così a migliorare la produttività e la sicurezza dell’ambiente di lavoro.

Come scrivere un Scheda manutenzione macchinari​

Scrivere una scheda di manutenzione per macchinari richiede attenzione, precisione e una profonda comprensione sia della macchina in oggetto sia delle esigenze pratiche degli operatori e dei manutentori che utilizzeranno il documento. Il primo passo fondamentale consiste nell’identificare in maniera univoca il macchinario: occorre indicare marca, modello, numero di serie, ubicazione e, se possibile, allegare una fotografia o un disegno tecnico che ne faciliti l’individuazione. Questo permette di evitare ambiguità e di assicurare che la scheda venga utilizzata esclusivamente per il macchinario corretto.

Successivamente, è necessario descrivere in modo chiaro il ciclo di lavoro della macchina e il suo ruolo all’interno del processo produttivo. Questa informazione serve a contestualizzare la manutenzione e a comprendere meglio quali parti siano più soggette a usura o a guasti. A questo punto si passa alla sezione centrale della scheda, ovvero la descrizione dettagliata delle attività di manutenzione da svolgere. Non basta elencare gli interventi: bisogna specificare la frequenza (giornaliera, settimanale, mensile, trimestrale, ecc.), le modalità operative, gli strumenti necessari e, se opportuno, i materiali di consumo da utilizzare. È importante redigere le istruzioni in modo chiaro, evitando termini ambigui e fornendo indicazioni pratiche, come coppie di serraggio, quantità di lubrificante o riferimenti a normative di sicurezza.

Una scheda di manutenzione efficace prevede anche uno spazio dove annotare gli interventi effettuati, con data, firma dell’operatore e eventuali note su anomalie riscontrate o parti sostituite. Questo registro storico è prezioso per tracciare la vita del macchinario e per individuare tempestivamente eventuali problematiche ricorrenti. In aggiunta, è buona norma includere una sezione dedicata alle verifiche di sicurezza, in modo che chi esegue la manutenzione possa controllare e confermare che siano rispettate tutte le condizioni operative previste dalle normative vigenti e dalle istruzioni del costruttore.

Per scrivere una scheda veramente utile, è necessario adottare un linguaggio tecnico ma comprensibile, rivolgendosi sia a chi ha grande esperienza sia a chi potrebbe trovarsi per la prima volta ad eseguire la manutenzione su quella macchina. È opportuno evitare eccessive abbreviazioni, acronimi non spiegati o riferimenti a documenti esterni che non siano facilmente reperibili. L’impaginazione deve essere chiara, con spazi ben delimitati per ogni sezione, in modo che la scheda sia facilmente consultabile anche in condizioni di lavoro non ottimali.

Infine, una scheda di manutenzione non è mai definitiva: va aggiornata ogni volta che cambiano le procedure operative, le normative di sicurezza o quando vengono installati nuovi componenti. Per questo motivo è utile inserire in calce una data di revisione e uno spazio per le firme di approvazione, così da garantire tracciabilità e responsabilità nell’utilizzo e nell’aggiornamento del documento. Scrivere una scheda di manutenzione efficace significa, in ultima analisi, tutelare la sicurezza degli operatori, preservare l’efficienza dei macchinari e contribuire al buon funzionamento dell’intero processo produttivo.

Modello Scheda manutenzione macchinari​

Scheda Manutenzione Macchinari

Nome Macchinario: _______________
Modello/Serie: _______________
Numero di Matricola: _______________
Ubicazione: _______________
Data Manutenzione: _______________
Tipo di Manutenzione (Ordinaria/Straordinaria): _______________
Operazione Eseguita: _______________
Descrizione Intervento: _______________
Pezzi/Sostanze Utilizzate: _______________
Durata Intervento: _______________
Tecnico Responsabile: _______________
Firma Tecnico: _______________
Firma Responsabile Reparto: _______________
Prossima Scadenza Manutenzione: _______________
Note Aggiuntive: _______________

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Scheda manutenzione auto​ – Esempio e Modello Compilabile

La manutenzione dell’auto è un’attività fondamentale per garantire sicurezza, efficienza e lunga vita al proprio veicolo. Organizzare e tenere traccia degli interventi effettuati permette di prevenire guasti improvvisi e di pianificare con anticipo le operazioni necessarie, risparmiando tempo e denaro. Una scheda di manutenzione ben compilata diventa così uno strumento prezioso sia per il proprietario sia per eventuali futuri acquirenti. In questa guida scopriremo passo dopo passo come strutturare una scheda di manutenzione auto, quali informazioni inserire e come aggiornarla nel tempo per avere sempre sotto controllo lo stato della propria automobile.

Come scrivere un Scheda manutenzione auto​

Per redigere una scheda di manutenzione auto in modo dettagliato e professionale, è fondamentale considerare sia l’aspetto tecnico sia quello pratico, affinché diventi uno strumento efficace per il monitoraggio e la gestione dello stato di salute del veicolo. Il punto di partenza consiste nell’identificare chiaramente le informazioni essenziali relative all’automobile, come marca, modello, anno di immatricolazione, numero di telaio e targa, poiché questi dati permettono di associare la scheda a un veicolo specifico e di evitare confusioni o errori nella registrazione degli interventi.

Dopo aver definito l’intestazione, si procede con la strutturazione della scheda in modo tale da consentire la registrazione cronologica di ogni operazione di manutenzione effettuata. È importante predisporre uno spazio dedicato alla data dell’intervento, al chilometraggio rilevato al momento della manutenzione e alla tipologia di intervento eseguito. A questo proposito, la descrizione dell’attività deve essere quanto più possibile dettagliata, specificando se si tratta di manutenzione ordinaria, come il cambio dell’olio, la sostituzione dei filtri o il controllo dei freni, oppure di interventi straordinari, come la sostituzione della cinghia di distribuzione, della frizione o della batteria.

Un elemento che distingue una buona scheda di manutenzione è la presenza di una sezione dedicata alle note, dove annotare eventuali anomalie riscontrate, consigli per futuri controlli o suggerimenti forniti dal meccanico. Questo spazio consente di avere una panoramica più ampia sullo stato generale del veicolo e di programmare con maggiore precisione le manutenzioni successive. È altrettanto utile includere il nome e il recapito dell’officina o del tecnico che ha effettuato l’intervento, poiché ciò facilita eventuali chiarimenti o richieste di garanzia.

Per quanto riguarda la frequenza degli aggiornamenti, è preferibile che la scheda venga compilata ogni volta che si effettua un intervento di manutenzione, senza tralasciare nemmeno le operazioni apparentemente meno rilevanti. La costanza nella registrazione permette di tenere traccia dell’usura dei componenti e di stimare con maggiore precisione i tempi per le future sostituzioni, migliorando così la sicurezza e l’affidabilità dell’auto nel tempo.

Dal punto di vista pratico, la scheda può essere realizzata sia in formato cartaceo sia digitale. La versione digitale offre il vantaggio di poter essere facilmente aggiornata, condivisa e archiviata, e può integrare promemoria automatici per le scadenze di manutenzione. Tuttavia, anche una scheda cartacea, se ben organizzata e conservata nel libretto dell’auto, rappresenta un valido supporto sia per il proprietario sia per eventuali futuri acquirenti, che potranno così verificare la regolarità e la tipologia degli interventi effettuati.

Infine, una scheda di manutenzione ben compilata non solo aiuta a mantenere efficiente il proprio veicolo, ma costituisce anche un valore aggiunto in caso di vendita, poiché testimonia la cura e l’attenzione dedicate all’auto, aumentando la fiducia dell’acquirente e il valore residuo del mezzo. Scrivere una scheda di manutenzione, quindi, richiede precisione, completezza e costanza, elementi che nel tempo si traducono in sicurezza, risparmio e affidabilità.

Modello Scheda manutenzione auto​

Scheda Manutenzione Auto

Dati Veicolo
Targa: _______________
Marca: _______________
Modello: _______________
Anno: _______________
Numero telaio: _______________

Dati Proprietario
Nome e Cognome: _______________
Telefono: _______________
Email: _______________

Chilometraggio
Chilometri attuali: _______________
Chilometri prossima manutenzione: _______________

Interventi Effettuati
Data intervento: _______________
Tipo intervento: _______________
Dettaglio intervento: _______________
Pezzi sostituiti: _______________
Officina: _______________
Firma tecnico: _______________

Controlli Eseguiti
Cambio olio motore: □ Sì □ No
Filtro olio: □ Sì □ No
Filtro aria: □ Sì □ No
Filtro carburante: □ Sì □ No
Filtro abitacolo: □ Sì □ No
Controllo freni: □ Sì □ No
Controllo pneumatici: □ Sì □ No
Controllo sospensioni: □ Sì □ No
Controllo luci: □ Sì □ No
Livello liquidi (freni, raffreddamento, lavavetri): □ Sì □ No
Altro (specificare): _______________

Note aggiuntive
____________________________________________________________________________________

Prossimo intervento consigliato
Tipo intervento: _______________
Data/Chilometri previsti: _______________

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Scheda cliente agenzia immobiliare​ – Esempio e Modello Compilabile

Nel mondo dell’intermediazione immobiliare, la conoscenza approfondita del cliente è una risorsa preziosa. Una scheda cliente ben compilata rappresenta il primo passo per instaurare una relazione di fiducia e offrire un servizio personalizzato e mirato. Attraverso una raccolta accurata di informazioni essenziali, l’agente immobiliare può comprendere al meglio le esigenze, i desideri e le aspettative di chi si affida alla sua professionalità. Questa guida ti accompagnerà nella redazione di una scheda cliente efficace, illustrando quali dati raccogliere, come organizzarli e perché sono fondamentali per costruire strategie vincenti e agevolare ogni fase della trattativa.

Come scrivere un Scheda cliente agenzia immobiliare​

Quando ci si accinge a redigere una scheda cliente per un’agenzia immobiliare, è fondamentale comprendere che questo strumento non rappresenta soltanto un insieme di dati anagrafici, ma costituisce la base informativa su cui si fonda l’intero rapporto professionale tra l’agente e il cliente. La scheda, infatti, deve permettere all’operatore di conoscere a fondo le esigenze, le aspettative e le caratteristiche personali di chi si rivolge all’agenzia, facilitando così una consulenza personalizzata ed efficace.

La redazione della scheda inizia necessariamente dall’identificazione precisa del cliente: nome, cognome, recapiti telefonici, indirizzo email, residenza e, se necessario, codice fiscale o partita IVA. Questi dati sono indispensabili per tutte le comunicazioni formali e per l’eventuale stipula di contratti. Tuttavia, limitarsi a questa raccolta sarebbe riduttivo. È importante approfondire anche la situazione familiare e lavorativa del cliente, poiché tali informazioni possono influenzare notevolmente le sue esigenze abitative o di investimento. Ad esempio, un nucleo familiare con bambini potrebbe essere interessato a immobili vicino a scuole o parchi, mentre un lavoratore autonomo potrebbe prediligere soluzioni con uno spazio dedicato allo studio.

Un altro aspetto centrale della scheda cliente riguarda la definizione delle preferenze relative all’immobile ricercato. Qui è necessario annotare con precisione la tipologia di proprietà desiderata – appartamento, villa, ufficio o locale commerciale – nonché la metratura, il numero di stanze, la presenza di pertinenze come garage, cantina, giardino o terrazzo. Risulta altrettanto importante registrare l’area geografica di interesse, specificando quartieri, frazioni o città preferite, e il budget massimo che il cliente intende destinare all’acquisto o all’affitto. In questo senso, è utile indagare anche sulla disponibilità di finanziamenti o mutui, poiché ciò può incidere sulla tempistica e sulle possibilità di chiusura dell’operazione.

La scheda cliente deve inoltre includere una sezione dedicata alle motivazioni che spingono la persona alla ricerca di un immobile. Capire se si tratta di una prima casa, di un investimento, di un cambio di residenza per motivi lavorativi o personali, consente all’agente di proporre soluzioni mirate e di anticipare eventuali obiezioni o bisogni latenti.

Non meno rilevante è la raccolta di dati relativi alle esperienze pregresse: sapere, ad esempio, se il cliente ha già visitato altri immobili, se ha avuto rapporti con altre agenzie o se ha incontrato difficoltà particolari nelle precedenti ricerche, permette di evitare ripetizioni e di ottimizzare il percorso di ricerca. Anche le preferenze in termini di arredamento, stato di manutenzione dell’immobile, classe energetica o presenza di ascensore possono fare la differenza nella selezione delle proposte.

Infine, è buona prassi aggiornare la scheda con note sugli incontri e le comunicazioni avvenute, registrando i feedback ricevuti durante le visite, le eventuali modifiche alle richieste iniziali e ogni dettaglio che possa agevolare la relazione e la conclusione dell’affare. Una scheda cliente ben redatta, dettagliata e aggiornata nel tempo, rappresenta non solo uno strumento di lavoro efficiente per l’agente immobiliare, ma anche una garanzia di professionalità e attenzione alle reali necessità della clientela.

Modello Scheda cliente agenzia immobiliare​

Scheda Cliente Agenzia Immobiliare

Dati Anagrafici
Nome e Cognome: _______________
Data di nascita: _______________
Codice Fiscale: _______________
Telefono: _______________
Email: _______________
Indirizzo di residenza: _______________
Città: _______________
CAP: _______________

Tipologia Cliente
□ Acquirente
□ Venditore
□ Locatore
□ Conduttore

Informazioni Immobile Ricercato/Venduto
Tipologia immobile: _______________
Zona di interesse: _______________
Superficie (mq): _______________
Numero locali: _______________
Budget: _______________
Altre esigenze particolari: _______________

Documentazione fornita
□ Carta d’identità
□ Codice fiscale
□ Visura catastale
□ Atto di proprietà
□ Certificato di agibilità
□ APE
Altro: _______________

Note aggiuntive
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__________________________________________________________________________

Data compilazione: _______________

Firma Cliente: _______________
Firma Agente: _______________

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Scheda cliente parrucchiere​ – Esempio e Modello Compilabile

Nel mondo dell’hairstyling, ogni cliente è unico: gusti, esigenze, trattamenti precedenti e desideri futuri sono elementi fondamentali per offrire un servizio personalizzato e di qualità. Una scheda cliente ben compilata è lo strumento indispensabile per ogni parrucchiere che voglia instaurare un rapporto di fiducia, garantire risultati eccellenti e fidelizzare la propria clientela. Attraverso questa guida, scoprirai come strutturare, aggiornare e sfruttare al meglio la scheda cliente, trasformandola in un vero alleato nella gestione quotidiana del salone. Che tu sia alle prime armi o un professionista affermato, qui troverai consigli pratici e suggerimenti per rendere ogni appuntamento un’esperienza su misura.

Come scrivere un Scheda cliente parrucchiere​

Per redigere una scheda cliente efficace per un salone di parrucchiere, è fondamentale adottare un approccio attento e personalizzato che tenga conto sia degli aspetti tecnici sia di quelli relazionali del servizio. Innanzitutto, la scheda deve essere strutturata in modo da raccogliere tutte le informazioni indispensabili per offrire un servizio su misura e garantire la continuità nella cura del cliente. Dati anagrafici come nome, cognome, recapiti telefonici ed eventualmente indirizzo email permettono di mantenere un contatto diretto e personalizzato, utile sia per prenotazioni future che per inviare promozioni o auguri in occasioni speciali.

Molto importante è la sezione dedicata alle caratteristiche del capello e del cuoio capelluto del cliente. Qui si annotano dettagli come la tipologia di capelli (lisci, ricci, mossi), la loro condizione (secchi, grassi, normali, trattati), eventuali problematiche riscontrate (forfora, caduta, sensibilità cutanea) e le abitudini di cura quotidiana. Queste informazioni consentono al parrucchiere di scegliere i prodotti e i trattamenti più adatti, valorizzando al massimo la salute e l’estetica della chioma.

Uno degli aspetti più rilevanti riguarda la storia dei trattamenti effettuati. Annotare con precisione le colorazioni utilizzate, le tecniche di schiaritura, le permanenti o le stirature, la data di esecuzione e le reazioni osservate, permette di monitorare la risposta del capello e di evitare ripetizioni inutili o rischi di sovraccarico chimico. Inoltre, si possono inserire note sulle preferenze espresse dal cliente, sulle eventuali allergie a determinati prodotti e sulle richieste particolari, come il desiderio di mantenere una certa lunghezza o di non utilizzare strumenti a caldo.

Un elemento spesso sottovalutato ma di grande valore aggiunto è la registrazione delle aspettative e degli obiettivi estetici del cliente. Comprendere se desidera un cambiamento radicale, se preferisce uno stile classico o se è aperto a sperimentare nuove tendenze, aiuta a instaurare un dialogo proficuo e a proporre soluzioni in linea con la sua personalità. In questa sezione è utile annotare anche le osservazioni emerse durante la consulenza, come i suggerimenti dati dal parrucchiere o le immagini di riferimento mostrate dal cliente.

Infine, la scheda cliente deve essere aggiornata ad ogni appuntamento. Annotare i feedback ricevuti, la soddisfazione espressa, eventuali problematiche riscontrate dopo il trattamento o richieste per la volta successiva, contribuisce a creare un rapporto di fiducia e a fidelizzare il cliente. La scheda, che può essere redatta sia in formato cartaceo che digitale, rappresenta quindi uno strumento prezioso non solo per ottimizzare il lavoro del salone, ma anche per trasmettere attenzione e cura verso ogni singola persona che varca la soglia del negozio.

Modello Scheda cliente parrucchiere​

SCHEDA CLIENTE PARRUCCHIERE

Nome e Cognome: _______________

Data di nascita: _______________

Telefono: _______________

Email: _______________

Indirizzo: _______________

Data prima visita: _______________

Tipologia di capelli (lisci, mossi, ricci): _______________

Lunghezza capelli: _______________

Colore naturale capelli: _______________

Colore attuale capelli: _______________

Trattamenti effettuati (colore, permanente, meches, ecc.): _______________

Prodotti utilizzati abitualmente: _______________

Allergie o sensibilità: _______________

Note particolari/Preferenze: _______________

Data ultimo trattamento: _______________

Servizio richiesto oggi: _______________

Consigli e raccomandazioni: _______________

Firma cliente: _______________

Firma operatore: _______________

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Scheda tecnica spettacolo teatrale – Esempio e Modello Compilabile

Quando si prepara una produzione teatrale, la scheda tecnica è uno strumento indispensabile per garantire una comunicazione chiara ed efficace tra la compagnia e il teatro ospitante. Si tratta di un documento dettagliato che descrive tutte le necessità tecniche dello spettacolo, dagli impianti di luce e suono agli spazi scenici e alle tempistiche di montaggio. Redigere una scheda tecnica completa e precisa permette di prevenire imprevisti, facilitare il lavoro delle maestranze e assicurare il miglior risultato possibile in scena. In questa guida troverai suggerimenti pratici e indicazioni passo dopo passo per strutturare una scheda tecnica professionale, adatta sia a produzioni di grandi dimensioni che a spettacoli più agili.

Come scrivere un Scheda tecnica spettacolo teatrale

Scrivere una scheda tecnica per uno spettacolo teatrale richiede attenzione, precisione ed esperienza sia nell’ambito artistico che in quello tecnico. Si tratta di un documento fondamentale, utilizzato per comunicare in modo chiaro e completo tutte le esigenze tecniche dello spettacolo alle persone coinvolte nella produzione, come tecnici di palco, responsabili delle luci, fonici, macchinisti e direttori di teatro. La chiarezza della scheda tecnica permette di anticipare eventuali problemi, facilitare il montaggio e smontaggio delle scenografie, e garantire che lo spettacolo si svolga senza intoppi dal punto di vista pratico.

Il primo passo nella stesura di una scheda tecnica è comprendere a fondo lo spettacolo stesso: bisogna conoscere la regia, le esigenze scenografiche, i movimenti degli attori, l’utilizzo di effetti speciali, la presenza di musica dal vivo o registrata, e qualsiasi altro elemento che possa avere un impatto sull’allestimento. Si deve quindi raccogliere tutte le informazioni relative agli spazi scenici, alle dimensioni minime richieste per il palco, all’ingombro delle scenografie e all’eventuale necessità di quinte, fondali o tappeti scenici particolari.

Una parte centrale della scheda tecnica riguarda l’illuminazione. Bisogna indicare dettagliatamente il fabbisogno di proiettori, la loro posizione, il tipo di luci richieste (fresnel, sagomatori, PAR, ecc.), la presenza di effetti particolari come strobo o macchine del fumo, e la necessità di dimmer o di una consolle di controllo specifica. È importante includere anche le indicazioni relative ai colori dei filtri, alle intensità luminose e ai cambi luce previsti durante lo spettacolo. Ogni dettaglio deve essere specificato con precisione, magari corredato da una pianta luci e da una legenda che chiarisca la funzione di ogni proiettore.

Per quanto riguarda la parte audio, bisogna specificare se lo spettacolo necessita di microfoni, casse di amplificazione, monitor da palco, mixer audio, lettori CD o dispositivi per la riproduzione digitale, e qualsiasi altro supporto tecnico. Va indicato se ci sono esigenze particolari, come la presenza di musicisti dal vivo, la necessità di microfonare strumenti musicali o la diffusione di effetti sonori in punti specifici del teatro. Anche in questo caso, è utile allegare schemi e disegni che illustrino la posizione delle apparecchiature e i collegamenti necessari.

Un altro aspetto da affrontare nella scheda tecnica è quello delle esigenze elettriche: bisogna specificare la potenza complessiva richiesta, il numero di prese necessarie, la posizione delle stesse, e ogni altra informazione utile a garantire che l’impianto del teatro sia in grado di supportare tutte le attrezzature utilizzate durante lo spettacolo. Eventuali esigenze particolari, come la presenza di motori per scenografie mobili o di sistemi automatizzati, devono essere descritte con attenzione.

La scheda tecnica deve anche affrontare il tema della logistica. È fondamentale indicare le tempistiche di carico e scarico delle scenografie, il tempo necessario per il montaggio e lo smontaggio, il numero di persone coinvolte in queste fasi e la presenza di attrezzature particolari come scale, carrelli, paranchi o ponteggi. Nel documento è opportuno anche specificare se lo spettacolo richiede la presenza di personale tecnico del teatro oppure se la compagnia arriva già con una propria squadra tecnica.

Infine, la scheda tecnica deve contenere i contatti delle persone di riferimento, come il direttore di scena, il responsabile tecnico della compagnia e il regista, in modo che sia sempre possibile chiarire eventuali dubbi o risolvere problemi in corso d’opera. Può essere utile inserire una breve descrizione artistica dello spettacolo, per fornire un quadro d’insieme anche allo staff tecnico del teatro che magari non conosce nel dettaglio il progetto.

Una buona scheda tecnica è quindi un documento vivo, che deve poter essere aggiornato e adattato in base ai diversi spazi in cui lo spettacolo viene rappresentato. È lo strumento indispensabile per tradurre in realtà l’idea artistica e assicurare che ogni replica avvenga nelle condizioni ottimali dal punto di vista tecnico. Scriverla con cura significa mettere le basi per la riuscita dello spettacolo e costruire un dialogo efficace tra la compagnia e tutti i professionisti coinvolti nella sua realizzazione.

Modello Scheda tecnica spettacolo teatrale

Titolo dello spettacolo: _______________

Compagnia: _______________

Regia: _______________

Autore: _______________

Genere: _______________

Durata: _______________

Anno di produzione: _______________

Numero atti/scene: _______________

Cast:
– Personaggio: _______________ / Interprete: _______________
– Personaggio: _______________ / Interprete: _______________
– Personaggio: _______________ / Interprete: _______________
– (aggiungere altri se necessario)

Sinossi:
_______________

Allestimento scenico:
– Scenografia: _______________
– Costumi: _______________
– Luci: _______________
– Fonico/Suono: _______________
– Video/Proiezioni: _______________

Necessità tecniche:
– Dimensioni palco minime: _______________
– Altezza boccascena: _______________
– Corrente elettrica richiesta: _______________
– Carico elettrico totale: _______________
– Numero americane: _______________
– Fondali/tende: _______________
– Altro: _______________

Montaggio:
– Tempo richiesto per montaggio: _______________
– Tempo richiesto per smontaggio: _______________
– Numero tecnici necessari: _______________

Scheda audio:
– Microfoni: _______________
– Diffusori: _______________
– Mixer: _______________
– Playback/registrazioni: _______________

Scheda luci:
– Numero proiettori: _______________
– Tipo proiettori: _______________
– Consolle luci: _______________

Esigenze particolari:
_______________

Contatti:
– Referente Compagnia: _______________
– Email: _______________
– Telefono: _______________

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