Hedge Fund – Definizione e Significato

Secondo un’opinione molto diffusa, gli hedge funds costituiscono la forma di investimento collettivo più rischiosa, perché adottano strategie non tradizionali, come per esempio l’utilizzo di strumenti derivati (futures e option), la vendita
allo scoperto (cioè senza possedere i titoli venduti), il leverage (ossia l’impiego di risorse prese a prestito) e così via. In
realtà, soltanto una minima parte degli hedge funds persegue strategie di investimento a elevatissimo profilo di rischio,
mentre la maggior parte di loro persegue strategie opposte, volte cioè alla riduzione del rischio e alla realizzazione di un
profitto costante. D’altronde, il loro stesso nome denota la loro più intima natura, che dovrebbe essere quella di proteggersi (hedge significa copertura) contro il rischio.

Questa falsa opinione, tuttavia, non è priva di ragioni apparentemente plausibili: la principale mette in relazione il fatto
che gli hedge funds siano accessibili soltanto ai risparmiatori più facoltosi (l’investimento minimo può variare tra i
200mila e i 20 milioni di dollari) con la supposizione che i rischi connessi alle loro strategie di investimento siano molto
alti. Ma la vera ragione per cui le leggi prevedono soglie minime di partecipazione molto elevate sta nel fatto che si tratta di fondi non regolamentati e chiusi: ciò significa che i partecipanti non hanno specifici diritti di informazione circa le
operazioni poste in essere dai gestori e che non possono chiedere il rimborso della quota prima che sia trascorso un certo numero di anni dopo l’iscrizione. Due aspetti, questi, che di per sé rendono gli hedge funds adatti soltanto ai risparmiatori facoltosi, indipendentemente dal grado di rischio connesso alla strategia di investimento perseguita.

L’Associazione degli hedge funds distingue 14 diverse strategie di investimento, ordinandole in cinque diverse classi di
rischio: molto alto, alto, moderato, basso, variabile. Le strategie in assoluto più rischiose, ossia quelle che offrono in alcuni anni rendimenti altissimi e in altri rendimenti anche profondamente negativi, sono perseguite dai fondi specializzati nell’investimento in Paesi emergenti (Emerging Markets), nelle vendite allo scoperto (Short Selling) e dai fondi cosiddetti Macro, i quali fondano le proprie decisioni di investimento sugli effetti che le scelte di politica economica adottate di volta in volta dai diversi Stati possono avere sui mercati finanziari.

Meno rischiosi, ma caratterizzati comunque da un’elevata volatilità dei rendimenti, sono gli hedge funds Aggressive
Growth che investono principalmente in società di piccole dimensioni ad alto potenziale di sviluppo con rapporti prezzo/utili elevatissimi (e quindi poco o affatto redditizie al momento dell’investimento) e i fondi Market Timing, che basano le proprie decisioni di acquisto o di vendita sulla percezione del gestore che sia il momento giusto.

Sono caratterizzati da una moderata volatilità di rendimento i fondi Distressed Securities che investono in titoli di società in ristrutturazione o vicino al fallimento; i fondi dei fondi (Fund of Funds), la cui attività consiste nell’acquisire quote
in altri hedge funds o organismi di investimento collettivo; i fondi Special Situations che investono in titoli di società
interessate da operazioni di straordinaria amministrazione (fusioni e acquisizioni ostili); e i fondi Value che investono in
titoli ritenuti ingiustificatamente sottovalutati dal mercato. É infine basso il profilo di rischio degli hedge funds Income,
che investono soprattutto in titoli di debito, e dei Market Neutral-Arbitrage, i quali cercano di trarre vantaggio dalle inefficienze di mercato che determinano, per esempio, discrepanze di prezzo su uno stesso titolo in mercati geografici
differenti.