La tendenza al ricorso al tasso variabile è conseguenza del livello estremamente contenuto dell’Euribor, che consente di abbassare la rata mensile. Inoltre, a detta di molti, per i prossimi 6 o 12 mesi i tassi a breve termine dovrebbero mantenersi sui minimi storici e, in seguito, risalire gradualmente (a meno di eventi clamorosi, come una crisi dell’euro originata dal problema del debito in alcuni Stati).
Le banche hanno messo a punto prodotti innovativi che proteggono il mutuatario da spiacevoli sorprese, come il mutuo con cap, il mutuo con opzione ed il mutuo a rata costante e durata variabile (quest’ultimo con le opportune riserve).
Il mutuo con opzione consente al mutuatario di passare dal tasso variabile al tasso fisso e viceversa. Di solito il passaggio è stabilito dal contratto a scadenze predefinite e risulta essere consentito per un certo numero di volte. Il mutuatario ha l’opzione di modificare il tasso e può fissarlo (se ritiene che quello che paga al momento resterà conveniente anche in futuro), o renderlo variabile (se ritiene che il tasso pagato al momento sia troppo elevato e che il futuro porterà ad un calo). E’ un tipo di mutuo molto interessante per la sua flessibilità.
Ma c’è anche chi addirittura ha ampliato, e di molto, le caratteristiche di questo tipo di mutuo, rendendolo ancora più flessibile. Lo ha fatto Unicredit con Mutuo Opzione Sicura, tramite il quale si può scegliere inizialmente tra tasso variabile e fisso. Se si sceglie il tasso variabile, questo lo si può trasformare in fisso in qualsiasi momento per 2 o 5 anni. Alla scadenza si può rinnovare per altri 2 o 5 anni a tasso fisso o passare al variabile.
Naturalmente occorrerà accendere anche un conto corrente a condizioni favorevoli o trasferire comodamente il conto corrente da un’altra banca a zero spese.