Non tutti i brokers offrono le opzioni pair e soprattutto non tutti prevedono, tra le tipologie di opzioni binarie in listino, le opzioni pair fluttuanti.
Sottolineeremo dapprima la distinzione tra le une e le altre, in modo che possiate capire come funzionano e, di seguito, ci dedicheremo a vedere quali sono i migliori broker di opzioni binarie che le offrono. Ci soffermeremo inoltre su alcuni approcci strategici ideali per tale tipo di opzioni.
Imparare a scegliere tra pair fissi e fluttuanti
Innanzitutto, le opzioni pair ci rendono meno suscettibili al rischio specifico di mercato. Facciamo un esempio.
Vogliamo investire sulle azioni Fiat. Non ne siamo così sicuri ma presumiamo che le ultime dichiarazioni di Marchionne possano far prima crollare il titolo e poi farlo rialzare. Ultimamente, infatti, il sentiment di mercato sul titolo Fiat è come diremo, diventando poco “tecnici” e molto più pervasi dagli “animal spirits”, un po’ volubile. L’analisi tecnica, comunque, ci dà segnali chiari, ribassisti o rialzisti, anche per questo tipo di sottostanti. Come accade di frequente per questo titolo ed azioni similari non si riesce ad individuare una “rotta” precisa, né si genera quell’”inerzia” dei prezzi che alcuni analisti si aspetterebbero da un sottostante di “routine” ciclica (ad es. materie prime, forex).
Qui non c’è stagionalità, l’unico “appiglio” che possiamo sfruttare per captare le reazioni del mercato è seguire gli ultimi eventi (previsioni dei risultati economici, consuntivo, ultime dichiarazioni). In questo caso, il rischio di mercato relativo è molto alto, dato che abbiamo minori segnali puramente “tecnici” per poter fondare le nostre previsioni. Anziché applicare una strategia anticipatrice del mercato, dovremmo fare il tipico “trend following”, accodandoci all’improvvisa sfiammata delle quotazioni per intercettare l’inversione di rotta. E ci vorrebbe quel tempismo che anche i più esperti spesso possono mancare.
Allora, decidiamo di sfruttare le nostre conoscenze specifiche sull’asset, mettendolo in comparazione con un’altra azione, e magari capitando proprio in un momento in cui l’altra azione è francamente “giù di giri” perché il fatturato va male, le prospettive economiche non lasciano altra ombra che il pessimismo. In tale condizione, perfino il saliscendi del titolo Fiat non gli impedirà di avere una migliore performance media. Sì, perché quello che conta con le opzioni pair non è il maggior prezzo finale: dobbiamo prevedere quale sarà il titolo che avrà una performance migliore.
Qual è a questo punto la differenza fondamentale tra pair fissi e pair fluttuanti?
Se le opzioni pair sono fisse, decidiamo noi quando decorre la fase iniziale in cui si misurano, entro la scadenza, le performance dei due titoli. Il lasso iniziale si ha quando scegliamo di fare l’investimento.
Se le opzioni pair sono fluttuanti decide il broker sull’intervallo iniziale, a prescindere dal momento in cui decidiamo di entrare nel mercato.
Maggiori gradi di libertà, minore rischio: le opzioni pair fisse sono, solitamente, meno remunerative delle opzioni pair fluttuanti.
Da un certo punto di vista cosa ne concludereste voi, attraverso il ragionamento di primo acchito? Se vogliamo sfruttare una particolare fase di mercato, a prescindere da quelle precedenti, a questo punto, le opzioni pair fisse sono quelle più adatte. Le fluttuanti decidiamo noi se coglierle o meno. Chiaramente, il titolo che ha maggiori probabilità di ottenere una performance positiva, sarà associato ad una percentuale di rendimento inferiore. Perché? Perché abbiamo imparato che con le opzioni binarie nulla è dato al puro caso. Il rendimento è sempre associato al rischio. Più elevato è il rendimento, più elevato è il rischio previsionale sia per l’incertezza insita nel trade sia per la quasi-certezza che non si realizzi positivamente tale previsione.