Trovare una banconota falsa nel portafogli purtroppo non è un evento così raro: ogni anno ne vengono ritirate circa 800mila in Europa. E’ una spiacevolezza che ci possiamo risparmiare con un po’ di attenzione: basta guardare e toccare le banconote alla ricerca dei giusti segnali per capire in pochi secondi se siamo di fronte a un falso.
Con l’aiuto del sito della Banca Centrale Europea, ecco quali sono gli elementi da controllare per non essere truffati.
In generale, meglio fare almeno due o tre verifiche, perché la principale difficoltà per i falsari non è riprodurre il singolo elemento per far sembrare la banconota autentica, ma avere gli strumenti per riprodurli tutti insieme. In caso di dubbio, un metodo veloce è confrontare quella sospetta con un’altra della cui autenticità siamo certi (per esempio, ritirata da un istituto bancario).
Tatto
La carta deve essere di puro cotone, un po’ rigida, e non deve avere un aspetto cerato. L’immagine principale deve essere leggermente in rilievo: ce ne possiamo accorgere sfiorandola con i polpastrelli. Le banconote di taglio più alto, 200 e 500 euro, hanno ulteriori segni in rilievo lungo i bordi, per facilitare il riconoscimento da parte dei non vedenti.
Vista
Fate attenzione al disegno in trasparenza, la filigrana. La si osserva guardando le banconote in controluce. Il passaggio tra le zone in chiaro e quelle in scuro è leggermente sfumato e non netto. In questo modo, le zone più chiare diventano leggermente più scure se appoggiamo la banconota su una superficie scura. Il punto migliore per fare questa verifica è la cifra, il numero che dà il valore della banconota.
Inoltre, i segni stampati negli angoli superiori su entrambi i lati di una banconota si combinano perfettamente e creano il numero che dà il valore. La cifra è visibile anche se teniamo il biglietto in controluce. Con questo metodo, si vede anche il filo di sicurezza, che appare ai nostri occhi come una striscia nera.
Banconote da 5 e 10 euro
Questi biglietti hanno un’immagine sulla striscia olografica, visibile se muoviamo la banconota. A seconda del movimento, vedremo nella striscia fluorescente il valore o il simbolo dell’euro. Su queste banconote si vede anche una striscia brillante dorata sul retro, che reca il valore numerico e il simbolo dell’euro. Nella striscia olografica, in controluce si vede anche il simbolo dell’euro ricreato da tante minuscole perforazioni.
Alla luce ultravioletta
Sotto questa luce, la carta deve rimanere opaca, mentre le fibrille fluorescenti nella carta diventano visibili. Lo sfondo acquista un colore verde, così come la firma del presidente della Bce, mentre le stelle della bandiera dell’Unione europea diventano arancioni e i cerchietti fluorescenti. Sul retro, invece il ponte e la cartina della Ue e la cifra del valore nominale diventano gialle o verdi. Si tratta di uno dei sistemi utilizzati dai rilevatori di banconote false.
Micro-scritte
Per essere proprio certi dell’autenticità, su ogni banconota ci sono iscrizioni piccolissime. Quelle da 0,8 millimetri sono visibili a occhio nudo, mentre per quelle da 0,2 millimetri serve una lente di ingrandimento. In entrambi i casi, i caratteri devono essere nitidi e non sfocati.
Cosa fare
Avete tra le mani una banconota contraffatta: ecco come dovete comportarvi. Bisogna andare in una banca o in un ufficio postale. Lì esamineranno il biglietto. L’impiegato ha il dovere di ritirare la banconota dalla circolazione, se la ritiene falsa, oltre a farne una copia e a scrivere un verbale. Se dopo il controllo della Banca d’Italia la banconota risulterà falsa, sarà ritirata, senza essere rimborsata, cosa che avviene se invece l’impiegato della banca o delle Poste era in errore.