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Come Ottenere il Rimborso per un Pacco non Consegnato dal Corriere

Hai utilizzato i servizi di un corriere per inviare un pacco? Qualcuno ha utilizzato i servizi di un corriere per inviare a te un pacco? Il pacco non è mai giunto a destinazione oppure è stato consegnato ad altra persona? Ecco come fare per farti rimborsare e pagare i danni dal corriere.

Per prima cosa, devi inviare, a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, una comunicazione al corriere, contestandogli la mancata consegna del pacco, sia nel caso che tu sia il mittente che nel caso tu sia il destinatario. Nel caso tu sia il destinatario, devi avere la conferma da parte del mittente dell’avvenuta spedizione del pacco. Come esempio, è possibile utilizzare questo modello di reclamo.

Il corriere, effettuati i controlli e comunque entro 15 giorni, deve darti una risposta in merito alla tua richiesta. In caso di mancata risposta e/o risposta non soddisfacente, puoi citare il corriere a comparire davanti al Giudice di Pace competente per territorio (tieni sempre presente che le cause davanti al Giudice di Pace non sono gratuite, ma devi pagare il contributo unificato in base al valore della causa (oltre ad una marca da bollo di Euro 8,00).

Ricorda sempre che TU sei il consumatore e quindi a sensi di Legge la causa si discute davanti al Giudice di Pace competente per il tuo luogo di residenza. Stilato l’atto di citazione, ricordandoti di indicare: la denominazione esatta del corriere o della persona citata, le tue generalità complete, la data dell’udienza (che stabilisci tu, previo controllo che il Giudice di Pace tenga udienza in quel giorno) e gli avvisi previsti dagli artt. 163 e seguenti del Codice di Procedura Civile.

Devi unire all’atto di citazione tutti gli atti che intendi esibire al Giudice di Pace per far valere le tue ragioni e l’elenco di eventuali testimoni che vuoi siano sentiti dal Giudice. Unisci poi un elenco delle spese e dei danni da te patiti, ricordandoti di citare gli artt. 2043 – 2049 e gli artt. da 1218 a 1228 del vigente Codice Civile Italiano.

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Come Investire in Diamanti

consumatore deve rispettare una serie di considerazioni di ordine economico, logistico e qualitativo. Leggi la guida per conoscerne caratteristiche, tipologie, e come scegliere la modalità di investimento in diamanti in base a criteri di effettivo guadagno, sicurezza dell’investimento e corretta informazione per il consumatore.

Spesso in momenti di crisi economica si consiglia di investire in oro, per garantirsi così un piccolo tesoretto dal quale poter poi ricavare successivamente una rendita molto più elevata del capitale inizialmente speso. Il discorso può tuttavia essere esteso anche all’investimento in diamanti, forse meno noto, ma altrettanto remunerativo. Anche se può sembrare più proibitivo rispetto all’investimento in oro, in realtà acquistare diamanti è molto più accessibile di quanto non si pensi. Il meccanismo è lo stesso dell’investimento in oro: si acquista un bene che verrà custodito nel tempo, in modo da assicurarsi una garanzia nel lungo termine. Nessun evento politico o economico vi recheranno più preoccupazioni: il vostro investimento, peraltro non soggetto a tassazione, vi darà la tranquillità che cercate.

L’investimento in diamanti è relativamente facile da monitorare: grazie ai frequenti aggiornamenti dei mercati e delle principali borse di diamanti (New York, Londra e Anversa) saprete in ogni momento la quotazione del vostro bene e riuscirete così a calcolare in maniera semplice e immediata il rendimento del vostro investimento. Non appena vorrete, potrete convertire i vostri diamanti in denaro contante.

Attenzione tuttavia ad una particolarità: sebbene il mercato del diamante non risenta delle oscillazioni delle valute, è bene considerare che la quotazione, come per tutte le materie prime, viene fatta in dollari, per cui sarà opportuno e più conveniente valutare la conversione in liquidi in un momento di cambio favorevole per l’euro. Gli studi hanno reso noto che nell’ultimo periodo l’investimento in diamanti è stato uno degli strumenti più efficaci di difesa contro la crisi, battendo addirittura quello in oro. Chi si accinge ad una simile operazione deve però tener presente che la natura di questo investimento è tanto più vantaggiosa quanto più effettuata nel lungo periodo.

Infine, si dovrà avere l’accortezza di scegliere il diamante che si adatti meglio non solo alla vostra idea di investimento, ma anche a quella di guadagno: bisognerà quindi far certificare il diamante prima del suo acquisto da un istituto gemmologico, che ne riuscirà a stabilire la purezza, e quindi il valore. Le regole del mercato vogliono che quanto più un oggetto è raro, ossia non riesce a soddisfare la domanda, tanto più esso è prezioso, e quindi costoso. Nel caso dei diamanti, la loro rarità è dovuta ad una formazione lenta e millenaria, che ha permesso la conservazione soltanto di pochissimi esemplari. In particolare, i diamanti impiegati nel settore dei gioielli sono in assoluto quelli più preziosi.

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Come si Investe in Oro con gli ETF

Investire in oro con gli ETF (Exchange Traded Fund) è una strategia molto utilizzata nel mercato moderno dagli esperti di trading, consigliata anche a chi si trova alle prime armi e vorrebbe provare a guadagnare grosse cifre nel breve periodo con questa particolare forma di investimento.

Prima di entrare nel dettaglio con i broker che consentono di investire negli ETF oro con la massima affidabilità, è necessario capire in cosa consiste il trading con gli Exchange Traded Fund, quali sono le differenze rispetto ai CFD (Contratti per Differenza) e quando conviene optare per una via piuttosto che per un’altra.

ETF oro, cosa sono e come cominciare ad investire
Gli ETF sono fondi di investimento a tutti gli effetti, quotati in Italia dal 2002, che anziché avere variazioni di valore in base ai successi di chi li gestisce (come accade nei più diffusi fondi) sono caratterizzati dalla cosiddetta gestione passiva, ovvero dipendente dal valore dell’indice di riferimento.

Nel caso dell’investimento in oro con gli ETF questo indice è proprio il prezzo dell’oro, che determina così il valore delle singole azioni relative al fondo.

La forma di investimento in ETF oro consiste, dunque, nell’acquisto da parte del gestore di un’enorme quantità di metallo, azione che sarà così seguita dall’emissione di titoli che varieranno proprio in base alle variazioni del prezzo dell’oro.

Differenze tra ETF e CFD oro
Gli ETF sono di gran lunga differenti rispetto ai CFD, sia per quanto riguarda la forma, sia per il pubblico a cui sono rivolti. Con i Contratti per Differenza si fa trading soltanto sulla differenza di valore tra il prezzo dell’oro al momento attuale e quello in un certo istante futuro, mentre come abbiamo visto finora gli ETF sono fondi di investimento a tutti gli effetti.

Nel trading in oro, sono maggiormente usati gli ETF da chi ha grandi budget a disposizione, mentre per cifre più ridotte si è più propensi a rischiare l’investimento in CFD.

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Come si Registra il Contratto di Locazione

Se hai un immobile, e stipuli un contratto di locazione, l’Agenzia delle Entrate ti chiede di registrarlo presso i propri uffici locali, o per via telematica, in un tempo definito, che però non deve superare i 30 giorni dalla data della stipula del contratto stesso. Un esempio di tale contratto, può essere quello riguardante la locazione per studenti universitari.
Vediamo come fare.

Il primo passo da fare è quello di procurarti i moduli 69 e F23. Puoi farlo utilizzando Internet e, collegandoti al sito dell’Agenzia delle Entrate, alla voce modulistica e, scaricandoli in versione cartacea o, in alternativa, rivolgendoti ad uno degli sportelli locali dell’Agenzia stessa. Con il modello F23, dovrai poi recarti presso la tua Banca o, ad un Ufficio Postale e, procedere al versamento di un importo pari al 2% del canone annuo di affitto. Il codice tributo per il primo anno è 115T e, per l’intero periodo è 107T.

Ora, compila il modulo 69 e, portando con te due copie del Contratto di Locazione con firma originale e, la quietanza di pagamento dell’imposta versata, non dimenticando di apporre una marca da 10,33 euro ogni 4 facciate scritte del contratto, recati all’Ufficio Locale dell’Agenzia delle Entrate. Questo Ufficio, non deve per forza essere quello competente, per territorio, rispetto al tuo domicilio fiscale.

Recati quindi allo sportello e, presenta per intero la documentazione. Ti verrà rilasciata una ricevuta della Avvenuta Presentazione e, ti sarà comunicata da subito, la data in cui ti sarà consegnata una copia dell’atto, regolarmente registrato. Puoi anche scegliere, di registrare il tuo Contratto di Locazione per via Telematica e, in questo caso, il pagamento delle Imposte è contestuale alla Registrazione del Contratto stesso.

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Come Valutare Investimenti in Oro

Un investimento in monete d’oro richiede la conoscenza di vari punti chiave, per valutarne la redditività e capire se, come e quanto capitale riservare a questo ramo degli investimenti in oro fisico.

Assieme all’acquisto di lingotti d’oro, la tipologia di investimento in monete è certamente la più diffusa in assoluto nel mercato dell’oro fisico. Per questo motivo, andiamo ora a capire come valutare questa particolare azione, scoprendo quanto può rendere rispetto alle altre forme di oro e i suoi lati positivi e negativi.

Quando effettuare un investimento in monete d’oro?
La domanda se la pongono molte persone ogni giorno, soprattutto chi per la prima volta decide di riservare una parte dei suoi risparmi all’oro fisico.

Investire in monete d’oro può fare al caso vostro in determinati casi, risultando la forma opportuna al cospetto di lingotti, azioni e altri titoli cartacei quando non avete grosse somme da investire.

Caratteristica fondamentale dell’investimento in monete d’oro è infatti la dimensione ridotta del bene che andiamo ad acquistare. Rispetto ai lingotti che possono arrivare a pesare diversi chilogrammi, infatti, le monete favoriscono varie tecniche di investimento in quanto più facilmente frazionabili, contraddistinte da un peso nettamente inferiore che può andare incontro a chi vuole investire meno denaro rispetto al costo di un lingotto.

Se acquistiamo un lingotto d’oro, durante il periodo di investimento abbiamo due scelte: tenerlo o venderlo. Come alternativa, un investimento in monete d’oro di peso analogo a quello del lingotto ci offre la possibilità, dopo un certo periodo, di venderne anche soltanto una parte in base all’andamento del mercato, tenendo per noi le restanti monete e proseguire così l’investimento.

Rispetto alle forme cartacee di investimento in oro, vale a dire i fondi comuni di investimento ETF, le monete (così come i lingotti) hanno il vantaggio di offrire ai possessori un maggior grado di sicurezza e volatilità, dal momento che avendo a disposizione oro fisico non dobbiamo passare tramite intermediari per averne accesso, nel caso in cui dovessimo avere scopi di vendita. Per molti, inoltre, il fascino dell’oro è irrinunciabile anche se parliamo di investimento.

Il segreto dell’investimento in monete d’oro
Oltre a quanto appena visto, un investimento in monete può portare un beneficio a cui probabilmente non avevate pensato, ma che in realtà si è già verificato in passato.

Viste le proprietà che contraddistinguono questa forma di oro fisico, in periodi di rialzo a lungo termine nel mercato dell’oro si presenta, così come per le altre forme, un aumento della domanda.

Mentre i lingotti rimangono facilmente reperibili, in caso di maggiore domanda l’offerta di monete d’oro potrebbe non accontentare tutti. Di conseguenza, può capitare che il prezzo delle monete d’oro diventi perfino superiore rispetto al contenuto effettivo dell’oro nella moneta. Esempio pratico accadde nel 1980 con le Marengo, che arrivarono ad un valore doppio rispetto al loro valore in oro.

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