Il giorno del colloquio è arrivato! Il CV ha destato il loro interesse e adesso vogliono conoscerti. In un ora sai che puoi giocarti il tuo futuro professionale. Come prepararsi? Quale stile comunicativo tenere? Tutti questi interrogativi ci assalgono quando il momento si avvicina.
La data del colloquio.
Solitamente, viene lasciata al candidato la possibilità di scegliere tra due o più date e orari.
Non date l’impressione di accontentarvi di qualsiasi giorno. Se avete preferenze esprimetele con garbo. Cercate di ottenere orari mattutini piuttosto che giorni settimanali particolari. Saremo più freschi sia noi, sia l’intervistatore.
La preparazione dei contenuti.
La preparazione dei contenuti sarà focalizzata in massima parte sul CV che avrete inviate, di cui ne porterete copia con Voi.
Rileggetelo ed esponetelo ad alta voce come se fosse un testo da studiare per un esame. Sarà oltremodo gradevole visto che studiate la vostra carriera. Già da adesso allenatevi a tenere uno stile comunicativo fluido, dinamico con un ritmo veloce ma non vertiginoso. Poche pause tra un concetto ed un altro e di brevissima durata.
Raggiungere il luogo del colloquio.
Puntate ad ad arrivare circa 5- 7 minuti prima dell’ora indicata. Evitare ritardi ma anche eccessivi anticipi, potreste creare problemi al plan dei colloqui.
Pianificate per bene il percorso. Se è possibile arrivarci in auto fatelo. Evitate mezzi pubblici, o lunghe camminate.
Dovete presentarvi freschi e rilassati. Camice sudate e gocce di sudore che cadono dalla fronte non vanno bene. .
Il colloquio.
Ecco ci siete. Ben vestiti, freschi, riposati e con la vostra copia del CV nella 24 ore, vi fanno accomodare nell’ufficio del vostro intervistatore e il colloquio comincia.
Ricordate il vostro miglior alleato è il vostro sorriso. L’avete già coltivato sin da quando avete scambiato due chiacchiere col tassista, con la persona della reception che vi ha accolto e vi ha poi accompagnato dall’intervistatore.
Lasciarsi.
Avete colto nel vostro intervistatore un sorriso o una luce dello sguardo che vi fa pensare che gli siete proprio piaciuti. Avete fatto un bel lavoro. Pensate fortemente che quel posto sarà il vostro e caricatevi di energie positive.
Questo è il momento di ringraziare per l’opportunità concessa (avete comunque imparato nuove cose su voi stessi e sull’azienda che vi è stata presentata, quindi lo dovete) e di restare a disposizione per successivi contatti
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Le procedure da svolgere, per affittare un immobile in Germania, sono simili a quelle che si eseguono nel nostro paese, inoltre bisognerà valutare se è necessario affittare l’immobile per lunghi periodi, o semplicemente per brevi periodi, come avviene spesso, ad esempio, per una vacanza. Ma vediamo come affittare una casa in Germania.
A differenza degli affitti relativi ad immobili presenti sul territorio italiano, di cui possiamo reperire molte notizie sia sui giornali che nelle agenzie, gli affitti esteri presenti sui nostri quotidiani nazionali, sono di gran lunga inferiori, motivo per cui, alcune agenzie sul territorio locale, possono offrirci un valido aiuto. Se dobbiamo affittare un alloggio per una vacanza estiva od inverale, ci conviene recarci in qualche agenzie di viaggi, quest’ultime possiedono delle banche dati ben fornite attraverso le quali possono essere agevolare notevolmente le nostre ricerche.
Anche in questo caso, il web costituisce un valido aiuto, trattandosi di un canale internazionale a cui hanno accesso tutti i Paesi esteri, non sarà difficile reperire numerose agenzia online di affitto e acquisto case all’estero e in particolare in Germania.
Potremo inviare una mail con all’interno specificate le nostre esigenze, i requisiti inerenti all’alloggio che stiamo cercando (numero di vani, localizzazione geografia, città, budget economico), ed attendere che gli operatori ci inviino le informazioni necessarie. In alternativa, effettuare noi stessi la ricerca, scorrendo le numerose inserzioni con annesse descrizioni e immagini che sono presenti i qualsiasi sito online di affitto case. Nulla vieta di seguire ambedue le strade contemporaneamente, ossia ricerca e richiesta informazioni.
I siti online si occupano sia d’affitto che della vendita di case, ma alcuni trattano prevalentemente affitti stagionali per vacanze e turisti In base alle esigenze personali, andremo a visionare quelli che possiedono un indirizzo specifico che rientra maggiormente nella nostra ricerca specifica; in questo modo, eviteremo di perdere inutilmente del tempo
Comunque sia, i siti web dedicati agli affitti in Germania sono molti. Vi basterà andare sul motore di ricerca e digitare “case in affitto in Germania”, per trovare infinite proposte e soluzioni. Se volete restringere il campo di ricerca, vi basterà aggiungere la dicitura “per vacanze estive” “per vacanze invernali”, o per “soggiorni prolungati”, e così via. Una volta trovato ciò di cui necessitate, l’agenzia vi invierà il contratto d’affitto da firmare, quest’ultimo, andrà scannerizzato e completato con la firma dell’affittuario, infine rinviato all’agenzia. Si dovranno allegare i dati del bonifico o fotocopia del bollettino a seconda del metodo di pagamento prescelto, o se l’agenzia lo consente, pagare la caparra con carta di credito online.
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Il successo di una azienda di software non sta solo nel singolo programmatore che di getto scrive codice e rende viva l’idea del capo o del cliente, la programmazione è un lavoro creativo di più persone e per questo motivo è necessario che tutti i programmatori che lavorano ad uno stesso progetto seguano delle linee guida della stesura del codice in modo da rendere più facile la lettura e la comprensione del codice da parte dei colleghi.
Questa guida ti fornirà alcuni spunti su come attuare questo sforzo, sforzo che sarà poi ripagato con il tempo.
E’ molto importante fare una riunione con tutti i programmatori della tua azienda e mettere in evidenza il bisogno di una programmazione standard da seguire per tutti i progetti.
Così facendo sarà possibile a diverse persone modificare o ottimizzare un particolare codice senza incontrare troppi problemi.
Ascolta tutti i suggerimenti che ti verranno dati e poni alcune convenzioni da seguire, in modo che il codice risulti anche la documentazione del progetto; un codice ben scritto e commentato riduce la necessità di manuali cartacei che spiegano quello specifico blocco di codice o quella particolare funzione.
Presta attenzione anche alla leggibilità: un codice deve essere infatti leggibile, fai in modo che tutti i programmatori scrivano i prototipi di funzione nello stesso modo, assicurati che la logica utilizzata sia sempre la più semplici e mai la più banale.
Ricorda a tutti il dovere di commentare il codice, così da aiutare un possibile collega che si ritroverà un domani a lavorare su quel programma.
La cosa ideale sarebbe quella di scrivere assieme ai capi programmatori una sorta di manuale da distribuire ai dipendenti in modo che abbiano sempre sotto mano delle linee guida da seguire e, in caso di dubbi su come procedere in una particolare situazione, abbiano sempre qualcosa a cui far riferimento.
Seguendo questi semplici consigli uniti a quelli che ti verranno forniti durante la riunione sarà possibile assicurarsi che tutti i tuoi programmatori siano versatili ovvero che potranno facilmente passare da un progetto all’altro senza scontrarsi su un codice illeggibile.
Mantenere una linearità di scrittura facilita anche l’inserimento di nuovi dipendenti in quanto non saranno costretti a scontrarsi con mille modi diversi di scrivere programmi.
Più riesci a mantenere lineare un progetto più sarà facile vederlo evolvere e vederlo avere successo.
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Molto spesso a causa anche della crisi economica, può capitare nel caso si trovi un nuovo lavoro di doversi in un certo senso adattare. Sono in molte infatti le persone che posso magari aver cambiato più lavori e adattarsi resta sempre un fattore indispensabile al fine il lavoro sia portato ad ottimo compimento e soprattutto al fine di trovarsi bene sia con il lavoro che si svolge che con i colleghi e soprattutto senza avere alcun sintomo di stress. Ci sono infatti moltissimi modi in cui è possibile adattarsi alla perfezione a un nuovo lavoro. Possono essere tutti più o meno funzionali l’importante è seguire magari accuratamente i vari accorgimenti al fine di ottenere veramente dei risultati straordinari. In questa guida infatti vedremo come adattarsi a un nuovo lavoro.
La prima cosa che può risultare di fondamentale importanza nello svolgimento di un nuovo lavoro può essere sicuramente soprattutto all’inizio di non darsi per vinti. Forse ci potrà sembrare difficile, molte cose infatti risultano difficili quando non le si conosce ma con la buona volontà e il chiedere spesso ai colleghi ciò che prima ci risultava difficile ci potrà magari risultare in seguito molto più facile di quello che veramente credevamo. Quindi un primo consiglio soprattutto i primi giorni potrebbe anche essere quello di fare molte domande, i primi giorni infatti possiamo veramente iniziare a capire come funziona il lavoro nei minimi dettagli al fine che entro poco tempo diventeremo sempre più pratici. Potremmo magari prendere un foglio e una biro e segnare degli appunti che possiamo ripassare o chiedere anche al nostro datore di lavoro se ci può rilasciare qualche materiale cartaceo che riguarda il lavoro e che poi possiamo studiare a casa.2
Il secondo consiglio potrebbe magari essere quello di essere umili e di voler sempre imparare dagli altri i metodi più funzionali per svolgere il lavoro, alcune volte può infatti capitare che i colleghi siano ben disposti a insegnarci tutto nei minimi dettagli al fine magari possiamo avere ottimi risultati. Può essere anche un vero e proprio punto di forza anche il cercare il gioco di squadra con i colleghi fin da subito in modo si possa creare un’ambiente veramente collaborativo e funzionale. Un consiglio magari potrebbe anche essere quello di non farsi vedere mai insicuri ma piuttosto chiedere l’insicurezza può generare dei dubbi e molto spesso è meglio essere sicuri per svolgere alla perfezione le varie mansioni. Un ultimo consiglio che posso dare può essere quello di non arrendersi mai e soprattutto di essere costanti, non c’è forse cosa più importante della costanza e magari ci possiamo accorgere col tempo che il lavoro che abbiamo trovato è veramente quello dei nostri sogni.
Sicuramente adattarsi ad un nuovo lavoro può non sembrare molto semplice anche se è vero che con l’impegno la buona volontà e la costanza si possono ottenere straordinari risultati Potremmo magari se ci piace veramente il lavoro documentarci sulla nostra azienda anche a casa per scoprire cose nuove e anche magari conoscenze che possono essere apprese
Tuttavia quello che può essere veramente certo è che adattarsi alla perfezione al nuovo lavoro potrà dare sicuramente delle grandissime soddisfazioni ed emozioni.
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Partendo dal fatto che il possesso, che è per definizione il potere su una cosa, quindi l’attività corrispondente all’esercizio della proprietà si acquista quando si inizia a esercitare un potere di fatto su una cosa e quindi ad utilizzare un determinato bene.
Per usucapione invece si intende un modo di acquisire a titolo originario la proprietà e gli altri diritti reali di godimento, per effetto del possesso continuato per un certo periodo di tempo continuativo e di altre condizioni stabilite tassativamente dalla legge.
L’usucapione si giustifica principalmente per un’esigenza di certezza dei rapporti giuridici (una divergenza tra le situazioni di fatto e le situazioni di diritto è particolarmente comune), ma anche per poter favorire l’impiego produttivo delle risorse economiche, oltre al fatto di una semplificazione della prova di un diritto fondamentale che è quello della proprietà.
Questo modo di acquisto non può riguardare le cose fuori commercio e i beni demaniali, secondo l’art. 1145 c.c., quindi può solamente interessare beni immobili, universalità di mobili o beni mobili registrati e tecnicamente ha un significato opposto della prescrizione: l’esercizio di fatto di un diritto da parte di una persona diversa dal titolare ne produce l’acquisto.
I presupposti dell’usucapione sono costituiti dal possesso della cosa o del diritto e dal decorso del tempo. Il possesso deve essere pacifico (non deve essere acquistato con la forza e la violenza), pubblico, (non deve essere acquistato in modo nascosto, quindi verificato da chiunque) continuo per tutta la durata prevista dalla legge, non interrotto e quindi non abbandonato volontariamente dal possessore né venuto a meno a causa dell’attività altrui. Non è necessario che il possesso sia invece in buona fede.
Ora qui di seguito indico nello specifico la durata prevista dalla legge, secondo l’art. 1158 c.c. :
l’usucapione ordinaria si basa sul semplice possesso di un bene e si ottiene in 20 anni per i beni immobili, i beni mobili non registrati e le universalità di beni mobili, 10 anni per i beni mobili registrati.
Usucapione abbreviata si basa sul possesso di buona fede e su un titolo idoneo a trasferire la proprietà o un altro diritto reale e si compie in 10 anni per i beni immobili, i beni mobili non registrati e le universalità di beni mobili, 3 anni per i beni mobili registrati.
Per i beni mobili non registrati però l’usucapione abbreviata ricorre quando non vi è un titolo idoneo perché altrimenti il suo possesso produce immediatamente l’acquisto della proprietà o del diritto in base al principio “possesso vale titolo”.
All’usucapione si applicano le norme relative alla sospensione e all’interruzione dei termini di prescrizione, secondo l’art 1165 c.c
La sospensione si può verificare per i rapporti particolari esistenti tra i soggetti interessati o per la condizione particolare nella quale si trova il titolare del diritto. L’interruzione dell’usucapione si può verificare in seguito all’esercizio del diritto da parte del titolare o per il riconoscimento del diritto da parte del possessore. L’usucapione è interrotta anche dalla perdita del possesso quando si protrae per oltre un anno.
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