Settembre, un gennaio alternativo, il mese che scandisce l’inizio di un nuovo ciclo e di un nuovo anno, almeno dal punto di vista scolastico. Per i ragazzi delle superiori il primo giorno di scuola è già un ricordo, mentre per gli universitari ci siamo quasi: entro la metà di ottobre tutti avranno ripreso i corsi. Qualcuno, in particolare, farà il suo primissimo ingresso in università: matricole, è il vostro momento!
Magico settembre, per eccellenza il mese dei nuovi inizi, quel momento dell’anno in cui ci si sente sospesi, tra la malinconia per un’altra estate da salutare e le aspettative per qualcosa che si deve riprendere o che sta arrivando. Sembra fatto apposta per essere un mese che accompagna, che introduce: usiamolo allora per immergerci nel mondo universitario, cercando di immaginare quali siano i vissuti di voi matricole e pensando a come gestirli in maniera costruttiva.matricole
La parola che risuona è “cambiamento”: state passando ad una fase nuova della vostra vita, e la prima sensazione che vi si associa è quell’ambivalenza tra l’attrazione per l’ignoto e la paura di separarsi da qualcosa che, invece, si conosce già bene, e rappresenta una base di certezze consolidate. È una sfida, perchè ci vuole sempre coraggio ad iniziare una nuova avventura, anche solo quella scolastica: probabilmente è, in più,la prima volta che vi trovate in una situazione veramente scelta da voi, dove questa scelta può rappresentare una decisione più o meno definitiva per la vostra vita.
Questo rimanda al senso di responsabilità: il pensiero rivolto al futuro carica abbastanza questo aspetto. Sarete anche matricole con altri 3- 5 anni ad attendervi, ma certamente se ci riflettete l’idea di aver impostato la vostra vita inizia ad avere un certo peso. Non è così strano, avete preso una decisione importante ed è chiaro che vi interroghiate sul vostro destino: in effetti, ogni scelta ci fa prendere una direzione diversa da “quello che sarebbe potuto essere se..”. Riflessioni logiche, ma non spaventatevi, non avete emesso sentenze e in realtà nulla è davvero così delineato e prestabilito. Per fortuna!
È difficile essere matricole perse tra questi pensieri, e in più con l’idea di avere davanti a sé un percorso lungo e faticoso a livello di durata dei corsi, quantità di libri per materia, esami: il primo giorno, per non dire il primo anno, si fatica ad immaginarsi la fine. Peccato che, una volta capito come organizzarsi, non ci si accorga più del tempo che passa, e la fine arrivi quasi di sorpresa. E quando arriva un po’ dispiace.
Consigli pratici: siate semplicemente organizzati; mettete a fuoco gli obiettivi, impegnatevi a raggiungerli. Scandite il tempo, dosatelo, calibratelo su di voi: dovete studiare, così come dovete mantenere i vostri interessi al di fuori dello studio, il che significa integrare ogni cosa con intelligenza; pianificate, programmate e cercate di mantenervi al passo con la tabella di marcia; confrontatevi coi vostri compagni, cercate insieme delle strategie per alleggerire lo studio; il fatto che l’università sia una vostra scelta libera sarà proprio la spinta che vi serve per portarla a termine.
Abbandonate le preoccupazioni per la curiosità di provare, di misurarvi con qualcosa che, da matricole, non conoscete ancora bene: esplorare e scoprire saranno la carica, la motivazione necessaria e sufficiente che renderà il percorso universitario una passeggiata. E, se non proprio una passeggiata, di sicuro un viaggio sereno.