Utilizzando le mail e la messaggistica istantanea occorre cominciare a preoccuparsi di mantenere segreta la password per preservare la propria privacy e -qualora vi siano abbinati dati sensibili- il proprio denaro.
La posta elettronica è la seconda applicazione web più utilizzata dagli internauti, è facile comprenderne il perché: permette di comunicare immediatamente, gratis e allegando contenuti multimediali. Un’utenza così vasta non deve però sottovalutare i rischi che possono derivare dalla propria casella di posta elettronica. Spesso proprio le pratiche mail vengono sfruttate come veicolo per inviare agli utenti spam, virus, malware e tentativi di phishing. Questo vuol dire in modo più semplice che la mail può essere il tramite di infezioni per il pc, malfunzionamenti, pubblicità e tentativi di spionaggio di dati sensibili dell’utente.
Per evitare questi disagi, più o meno gravi a seconda del caso occorre correre ai ripari. Anzitutto non si può navigare via internet in assenza di un buon antivirus. Per l’antispam si può fare affidamento o su programmi specifici, oppure sulle funzioni in tal senso messe a disposizione dalle stesse caselle postali (un buon servizio antispam è dato agli utenti gmail, per esempio).
Il rischio del phishing non deve essere trascurato in quanto si tratta letteralmente di tentativi di spionaggio diretti da malintenzionati che sono in grado di accedere nel pc, di chi apre la mail, sfogliarne le cartelle e spesso anche carpirne dati sensibili come le password di carte di credito o similari. In generale si deve diffidare delle mail con destinatari non conosciuti o senza ‘oggetto’, oppure con ‘oggetto’ evidentemente promozionale e poco credibile (es. c’è da diffidare di eventuali vincite notificate via mail, di proposte di guadagno, di farmaci particolari, promesse d’incontri sensazionali, ecc.). Nello specifico vanno considerate con occhio attento le mail che richiedono dati specifici da parte di banche, conti postali, assicurazioni, ecc. Gli enti ufficiali che abbiano davvero necessità che l’utente fornisca coordinate bancarie, renderà anche possibili contatti telefonici e sarà a conoscenza di dati precedentemente forniti nel contratto stipulato tra le parti. Le mail che secondo tali criteri possano sembrare di dubbia affidabilità, vanno eliminate possibilmente senza nemmeno aprirle preventivamente.